Buoni fruttiferi postali 30 anni calcolo: come farlo in modo semplice e preciso
I buoni fruttiferi postali a 30 anni sono stati emessi da Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti da Poste italiane fino alla fine dell’anno 2000. Da questa data in poi la durata delle emissioni dei buoni fruttiferi postali ordinari è stata ridotta a 20 anni. Non è facile oggi sapere il valore degli interessi di questi buoni fruttiferi postali a 30 anni: è necessario un calcolo complesso che richiede conoscenze specialistiche per ottenere il reale rendimento dei buoni.
Vediamo insieme alla nostra redazione di esperti come fare il calcolo buoni fruttiferi postali con assoluta certezza e massima semplicità del valore dei buoni fruttiferi postali a 30 anni al netto o al lordo delle imposte.
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Buoni fruttiferi postali a 30 anni: cosa sono
Quando parliamo di buoni fruttiferi postali a 30 anni intendiamo sempre la tipologia di buoni cosiddetta “ordinaria”. Tutti i diversi tipi di buoni sono sempre garantiti dallo stato italiano. Questa tipologia ha una modalità di calcolo degli interessi molto lineare: ogni bimestre viene applicato un tasso di interesse fisso al capitale iniziale e a fine anno lo stesso tasso viene applicato anche agli interessi già maturati (capitalizzazione composta). Solo per gli ultimi 10 anni gli interessi sono calcolati solo sul capitale iniziale e non sugli interessi già maturati (capitalizzazione semplice). I tassi applicati nei diversi anni e nelle diverse serie sono pubblicati su tabelle che dovrebbero trovarsi anche sul retro del buono cartaceo.
Non vi preoccupate se non trovate i tassi di interesse o il discorso della capitalizzazione vi sembra astruso: il metodo che useremo insieme per calcolare il valore dei buoni fruttiferi postali a 30 anni è semplicissimo e non richiede particolari conoscenze.
Per effettuare il nostro calcolo buoni fruttiferi postali bisogna sapere che i buoni fruttiferi postali a 30 anni sono stati emessi nel corso degli anni in diverse “serie” di buoni postali. Ad ognuna di queste serie corrispondono dei tassi di interesse. La logica è semplice, serie diverse hanno tassi di interesse diversi. Ad esempio la serie O paga il 16% di interesse nominale lordo annuo per gli ultimi 10 anni di vita mentre la serie S per lo stesso periodo paga un tasso di interesse dello 0,5%. Quindi come vedete è molto importante sapere qual è la serie di buoni fruttiferi postali a 30 anni che possediamo per fare il calcolo.
Buoni fruttiferi postali a 30 anni: quali sono le serie ancora valide
Le serie di buoni fruttiferi postali a 30 anni che sono ancora validi e non sono andati in prescrizione sono:
- O emessi nel periodo 01/01/84 – 30/06/84;
- P emessi nel periodo 01/07/84 – 30/06/86;
- Q emessi nel periodo 01/07/86 – 31/10/95;
- R emessi nel periodo 01/11/95 – 30/11/96;
- S emessi nel periodo 01/12/96 – 23/06/97;
- T emessi nel periodo 01/07/97 – 31/12/97;
- U emessi nel periodo 01/01/98 – 09/12/98;
- V emessi nel periodo 10/12/98 – 01/03/99;
- W emessi nel periodo 02/03/99 -20/12/99;
- X emessi nel periodo 21/12/99 – 04/03/00;
- Y emessi nel periodo 05/03/00 – 15/07/00;
- Z emessi nel periodo 16/07/00 – 27/12/00.
Buoni fruttiferi postali 30 anni: le serie prescritte
I buoni emessi precedentemente alla lista sopra riportata sono prescritti in quanto sono passati 40 anni dalla loro emissione: 30 anni di durata + 10 anni dalla data della loro scadenza.
Con la trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti in società per azioni (art. 5, comma 3, del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269 convertito, con modificazioni, dalla L. 24 novembre 2003, n. 326) i buoni fruttiferi postali emessi fino al 13/04/2001 sono stati trasferiti al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Con questa azione sono stati equiparati a tutti gli effetti ai titoli del debito pubblico e pertanto sono disciplinati dalle stesse leggi.
In particolare, per quanto riguarda la prescrizione dei titoli del debito pubblico si applicano le norme previste nel Codice Civile (art. 23 D.P.R. 30 dicembre 2003 n. 398), che prevedono un periodo di prescrizione pari a 10 anni dalla scadenza effettiva del titolo. Quando i buoni cadono in prescrizione non possono essere più incassati ed il loro valore viene versato direttamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze (art. 6-ter, comma 1, D.M. 6 ottobre 2004).
Se volete sapere quali sono i buoni fruttiferi postali ordinari 30 anni in scadenza nel 2023 potete leggere qui il nostro articolo.
Calcolo buoni fruttiferi postali 30 anni: il cambiamento dei tassi negli anni
Per complicare ancora un po’ le cose il Decreto Ministeriale del 13/06/86 ha cambiato i tassi di interesse delle serie O e P nei tassi di interesse della serie Q. Questo cambio ha creato diverse questioni e contestazioni anche per degli errori materiali commessi da Poste nella consegna dei buoni fruttiferi di una serie con i tassi dell’altra ma questo argomento lo approfondiremo in un altro articolo.
Buoni fruttiferi postali a 30 anni calcolo della ritenuta fiscale
I buoni fruttiferi postali a 30 anni inizialmente non pagavano tasse sugli interessi maturati. Era un modo per incentivarne la sottoscrizione a beneficio della raccolta di fondi per lo Stato. Nel tempo le cose sono cambiate ed oggi la tassazione sugli interessi è del 12,5%. Questo tasso è applicato a tutti i buoni fruttiferi postali, non solo quelli a 30 anni ed è più basso della tassazione degli interessi degli altri prodotti finanziari che è al 26%.
Per essere più precisi gli interessi dei buoni fruttiferi postali a 30 anni non erano tassati fino al 20 settembre 1986. Da questa data fino al 31 agosto 1987 è stata introdotta una ritenuta fiscale del 6,25%. Dal giorno seguente ad oggi la tassazione è diventata del 12,5%.
Quindi il calcolo del valore dei vostri buoni fruttiferi postali ordinari a 30 anni al netto delle tasse è più complesso infatti per ogni anno di sottoscrizione bisogna applicare l’aliquota di tassazione relativa.
Buoni fruttiferi postali 30 anni calcolo: il più veloce e più preciso
Quindi ricapitolando per il calcolo del valore di rimborso netto dei buoni fruttiferi postali 30 anni abbiamo bisogno:
- della serie del buono fruttifero postale e della sua data di acquisto;
- della tabella dei tassi di interesse applicati per ogni anno;
- delle aliquote di tassazione degli interessi maturati.
Se non avete le tabelle dei tassi non vi preoccupate: per utilizzare il nostro metodo per il calcolo dei buoni fruttiferi postali a 30 anni vi bastano soltanto la serie e la data di acquisto oltre ovviamente il valore del vostro buono in euro o in lire.
Ecco come fare
Tenete sottomano questi tre elementi ed andate qui sul sito di Poste italiane. Una nuova scheda web si aprirà oltre quella che state leggendo ora per permettervi di continuare a seguire queste istruzioni. Ora inserite la data in cui sono stai comprati i buoni fruttiferi postali a 30 anni e premete il tasto calcola.
Si aprirà una nuova schermata dove dovrete inserire se il buono è in lire o in euro, il suo valore nominale (quanto lo avete pagato) e la data in cui volete rimborsarlo. Nel campo “tipologia” scegliete “buono ordinario”. Ora potrete sapere il valore dei vostri buoni fruttiferi postali a 30 anni premendo di nuovo il tasto calcola.
Al termine del calcolo buoni fruttiferi postali comparirà una tabella divisa in due colonne. Nella prima ci saranno i valori in euro dei buoni fruttiferi postali a 30 anni alla data che avete scelto per il rimborso. Nella seconda i valori sempre in euro alla data di scadenza. Se scegliete una data di rimborso uguale o successiva alla data di scadenza i valori delle due colonne saranno uguali.
Il valore di rimborso netto sarà la somma esatta che riceverete andando in qualsiasi ufficio postale a riscuotere i vostri buoni fruttiferi postali a 30 anni. Facile vero? Ed anche affidabile perché questo è il calcolo ufficiale unico che farà Poste italiane. Ricordate che il buono potete rimborsarlo in ogni momento.
Buoni fruttiferi postali 30 anni calcolo: gli altri metodi
Oltre al metodo manuale tradizionale per il calcolo buoni fruttiferi postali che richiede gli elementi che abbiamo elencato sopra, esiste un altro motore di calcolo sul sito di Cassa Depositi e Prestiti. Ve ne sconsigliamo l’utilizzo per il calcolo buoni fruttiferi postali: abbiamo verificato che è impreciso e che non ci sono tutti i buoni che sono stati emessi. Inoltre il valore di rimborso che vi verrà pagato quando andate in ufficio postale non viene calcolato da Cassa Depositi e Prestiti ma da Poste italiane quindi è inutile utilizzare un motore di calcolo diverso.
Buoni fruttiferi postali a 30 anni: come fare se l’ufficio non vuole rimborsarli
Può capitare che l’impiegato allo sportello vi dica che non può iniziare la procedura di rimborso immediatamente ma che prima deve rivolgersi al direttore per una verifica. Da qualche mese infatti c’è una procedura interna di Poste che richiede una verifica in più, per evitare frodi, in caso di buoni di valore uguale o superiore ai 2.000.000 di vecchie lire. La vostra richiesta di rimborso sarà inviata ad un ufficio di controllo e solo dopo questo via libera potrete cominciare l’iter di incasso che può durare anche molti giorni. Questo passaggio in più allungherà di molti giorni se non di settimane il pagamento dei vostri soldi.
Buoni fruttiferi postali 30 anni calcolo: conclusioni
Concludendo possiamo dire che il metodo più semplice e preciso per il calcolo del valore dei buoni fruttiferi postali a 30 anni è utilizzare il motore di calcolo presente sul sito di Poste italiane. Bastano la serie del buono e la data di acquisto.
In alternativa potete fare il vostro calcolo autonomamente utilizzando le tabelle degli interessi che trovate qui sul sito di Poste e le aliquote di tassazione degli interessi che vi abbiamo riportato sopra. E’ necessaria un po’ di pazienza e qualche conoscenza base di matematica finanziaria.
Un ultimo consiglio che vi possiamo dare è di non far passare 10 o più anni dalla scadenza del buono altrimenti andranno in prescrizione e perderete tutti i vostri soldi. Una alternativa valida è dematerializzare i buoni fruttiferi postali a 30 anni per ottenerne automaticamente il pagamento alla scadenza anche perché i buoni diventano infruttiferi dal giorno successivo alla scadenza.
Forse potrebbe interessarvi questo nostro articolo su quali sono i buoni fruttiferi postali in scadenza nel 2023.