Quali sono i Buoni Fruttiferi Postali scaduti nel 2023?

Capita a volte di ritrovare in un cassetto di una precedente abitazione dei vecchi Buoni Postali e non capire quando scadono e se si possono incassare. Qualche altra volta siamo noi che compriamo dei Buoni e dopo alcuni anni non ci ricordiamo più quando scadono e che interessi abbiamo guadagnato.

Vediamo ora insieme di comprendere meglio quali sono le scadenze dei Buoni Fruttiferi Postali e cosa possiamo fare per evitare di perdere i nostri soldi se è passato molto tempo del loro acquisto. In particolare vediamo nel 2023 quali sono i Buoni Postali sono scaduti e quali sono a rischio di prescrizione.

Quando scadono i Buoni Fruttiferi Postali

Ogni gruppo, ogni serie, di Buoni Postali ha la sua durata a seconda della sua tipologia e del periodo di emissione. Ad esempio la maggior parte dei Buoni Postali venduti fino alla fine dell’anno 2000 sono della tipologia “Buoni Ordinari” ed hanno una durata di 30 anni. Questa durata parte dal giorno dell’acquisto e si conclude alla data di scadenza.

buoni fruttiferi postali scadenza 2023
Foto di Markus Spiske

Un discorso a parte va fatto per i Buoni riservati ai minori di età. Essendo intestabili solo a bambini e ragazzi la loro scadenza dipende da quando il minorenne compie i 18 anni diventando maggiorenne. A quel punto il Buono Postale scade ed inizia il periodo di prescrizione di 10 anni. Ad esempio quest’anno scadranno i Buoni dei ragazzi nati nel 2005 mentre andranno definitivamente in prescrizione i Buoni dei ragazzi nati nel 1995.

Dopo la loro data di scadenza i Buoni Fruttiferi Postali non maturano più interessi ed inizia a decorrere il periodo della prescrizione che in questo caso dura 10 anni.

Cosa devo fare se ho dei Buoni in Lire italiane

I Buoni ancora espressi in Lire italiane sono diffusissimi. Non vi preoccupate non c’è alcun pericolo se ancora non sono prescritti: al momento del pagamento i valori in Lire vi verranno automaticamente convertiti in Euro al tasso ufficiale di 1.927,26 Lire per ogni Euro. Questo sia per il capitale iniziale che per tutti gli interessi maturati nel frattempo.

Per ulteriori dettagli potete leggere qui il nostro articolo su Buoni espressi in Lire.

Cosa devo fare se ho perso i miei Buoni

Dato che passano tanti anni dalla sottoscrizione alla scadenza può capitare che i Buoni vengano distrutti o non si ritrovino più. In questi casi i vostri soldi non sono persi in quanto i Buoni rappresentano solo il vostro credito nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti e non sono mai titoli al portatore. Basta andare un Ufficio Postale, meglio in quello in cui sono stati comprati i Buoni, e chiedere un duplicato dei Buoni.

Poste farà tutte le verifiche e dopo 90 giorni rilascerà il duplicato al titolare dei Buoni al costo di 1,5 euro per ogni Buono, indipendentemente dal suo valore nominale. Se volete approfondire il tema potete leggere qui sul sito di Poste italiane come fare. A questo punto noi vi consigliamo di dematerializzare il Buono in modo da non avere più problemi per il futuro. Di seguito nell’articolo vi diciamo come fare.

Cos’è la Prescrizione

La prescrizione è un istituto giuridico che cancella il diritto a riscuotere il valore dei Buoni Fruttiferi Postali allo scadere di 10 anni dalla loro data di scadenza. Questo evento non è stato previsto per un particolare accanimento contro i titolari di BFP ma è un istituto generale che si applica a tutti i crediti. I Buoni Postali Fruttiferi non sono altro che un vostro credito nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti.

Socialmente la prescrizione ha lo scopo di facilitare e semplificare i rapporti commerciali. Da una parte si presume che se il titolare del diritto non si attiva per richiedere indietro il suo denaro vuol dire che non gli interessa riscuoterlo. Dall’altra si vuole evitare di vincolare un debitore per un tempo indeterminato o troppo lungo.

Per i BFP allo scattare della prescrizione i Buoni vengono cancellati definitivamente ed il loro corrispettivo viene incassato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (art. 6-ter, comma 1, D.M. 6 ottobre 2004). Da quel momento i titolari dei Buoni ed i loro eredi perdono i loro soldi che diventano di proprietà dello Stato italiano.

Quali sono i Buoni Fruttiferi Postali che non si prescrivono

Quando parliamo di prescrizione dei BFP parliamo sempre di Buoni Postali emessi sotto forma di un titolo cartaceo quindi come un oggetto che abbiamo fra le nostre mani. Abbiamo tutti il ricordo del Buono grande come una banconota di altri tempi conservato gelosamente nel cassetto.

Ma i Buoni da alcuni anni possono essere comprati anche in forma “dematerializzata “cioè senza la consegna fisica del Buono, con una scrittura contabile simile a quella di un bonifico. È una bella comodità in quanto in questo caso il Buono è “radicato”, depositato, su di un Libretto Postale o un Conto Bancoposta che sono definiti “conti di regolamento”. Al momento della scadenza il Buono verrà pagato con un accredito automatico sul conto o sul libretto e quindi non potrà mai cadere in prescrizione.

Buoni Fruttiferi Postali scadenza che si sono prescritti nel 2023

Ecco l’elenco dei Buoni che sono già scaduti quasi 10 anni fa e che sono andati in prescrizione. Purtroppo i soldi e gli interessi maturati sono persi per sempre.

BFP 18 mesi emessi da luglio 2011 a giugno 2012, serie:

  • D19, D20, D21, D22, D23, D24, D25, D26, D27, D28, D29, D30

BFP 18 mesi PLUS emessi da agosto 2011 a giugno 2012, serie:

  • Z01, Z02, Z03, Z04, Z05, Z06, Z07, Z08, Z09, Z10, Z11

BFP Ordinari serie O emessa da gennaio 1983 a dicembre 1983 (rimborsabili fino al 31/12/23)

BFP Dedicati ai minori intestati a risparmiatori nati dal 1°gennaio 1995 al 31 dicembre 1995

Con questo pulsante potete scaricare il comunicato ufficiale di Poste italiane.

Quali sono i Buoni Fruttiferi Postali scaduti nel 2023

Adesso invece vi elenchiamo i Buoni fruttiferi postali scaduti nel 2023. Parliamo sempre di titoli cartacei quindi dovrete avere in mano fisicamente il Buono per riscuoterlo. Vi ricordiamo che non perderete subito i vostri soldi perché li potrete incassare entro 10 anni dalla scadenza. Ma perché aspettare? Nel frattempo i vostri Buoni non producono interessi ed in questi tempi di forte inflazione avere soldi non investiti è una perdita sicura per il vostro patrimonio.

BFP 170 CDP FEDELTÀ emessi da 7/11/2019 al 31/12/2019, serie:

  • TF204A191107

BFP 170 CDP PREMIUM emessi da 18/11/2019 al 31/12/2019, serie:

  • TF304A191118

BFP 3×4:

  • serie T01 emessa dal 24/10/2011 al 31/10/2011
  • Serie T02 emessa dal 01/11/2011 al 30/11/2011
  • Serie T03 emessa dal 01/12/2011 al 31/12/2011

BFP Ordinari:

  • Serie Q emessa da gennaio 1993 a dicembre 1993
  • A5, A6, A7, A8, A9, serie emesse da gennaio 2003 al 31 dicembre 2003

BFP Dedicati ai minori intestati a risparmiatori nati dal 1°gennaio 2005 al 31 dicembre 2005

Con questo pulsante potete scaricare il comunicato ufficiale di Poste italiane.

Cosa fare per non perdere i propri soldi

Per non rischiare di perdere i propri soldi prima di tutto fate molta attenzione alla data di scadenza dei vostri Buoni e verificate dalla nostra lista che non siano scaduti. Lo sappiamo che è una noiosa perdita di tempo ma basta farla una volta sola per non perdere un bel po’ di soldi. La data di scadenza potete trovarla scritta direttamente sul Buono. Se avete dei dubbi chiedete in un Ufficio Postale di verificarvela.

Se avete dei Buoni scaduti ma non ancora prescritti fino a poco tempo fa potevete andate ad incassarli ed approfittare dell’offerta sul Buono Rinnova per ottenere dei nuovi Buoni ad un tasso di interesse vantaggioso. Al momento questo buono è stato sospeso ma in futuro potrebbe essere reso nuovamente disponibile.

Se volete scegliere altri Buoni leggete qui il nostro articolo sui migliori Buoni Postali per il 2024.

Se avete dei Buoni, sempre cartacei, che non sono ancora scaduti, rimetteteli nel cassetto e mettevi sul calendario del telefonino un promemoria per il mese e l’anno di scadenza. In alternativa potete sempre dematerializzare i vostri Buoni cartacei, cioè trasformarli in titoli digitali e non incorrere più nei rischi della prescrizione. Qui trovate la pagina di Poste italiane che spiega come fare. I BFP dematerializzati possono essere poi venduti e comprati sul sito e dall’App in maniera molto comoda e veloce.

Se purtroppo avete dei Buoni scaduti e prescritti ci dispiace dirvi che avete perso i vostri soldi. Molti siti o associazioni consigliano di fare ricorso o causa a Poste ma noi ve lo sconsigliamo. La prescrizione è definitiva e le somme prescritte non sono state mai restituite. Se volete potete leggere il Comunicato Stampa N° 260 del 30 dicembre 2013 del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ribadisce questo concetto.

Un ulteriore approfondimento lo potete trovare qui sull’articolo riportato sul sito della Banca d’Italia. Si potrebbero riavere indietro i soldi solo se sono stai fatti dei gravi errori formali sul Buono dall’ufficio postale di emissione. Sono casi particolari molto rari, provate ad investigare ma è molto difficile che vi siano restituiti i soldi.

Conclusioni

Tutti i Buoni Fruttiferi Postali hanno una durata prestabilita e quindi una scadenza certa. I buoni fruttiferi postali scaduti possono essere riscossi i propri soldi con gli interessi maturati. La scadenza si può trovare scritta direttamente sul Buono altrimenti si può andare in un Ufficio Postale a richiederla.

Se i Buoni sono emessi in forma cartacea è necessario andare fisicamente in un Ufficio Postale per richiedere i propri soldi. Se questo non viene fatto entro 10 anni si perde il diritto a ricevere le proprie somme a causa della prescrizione di legge.

Il nostro consiglio è di comprare sempre dei Buono Postali nella forma dematerializzata oppure di chiedere la dematerializzazione dei Buoni Fruttiferi in proprio possesso. Questo vi eviterà di rischiare di perdere i vostri soldi con la prescrizione.

Forse potrebbe interessarvi questo nostro articolo su quanto rende oggi il Libretto Postale.